Come diventare graphic designer freelance e vivere felici

14 / February / 2017

Da Londra, la testimonianza di una nostra ex allieva

Elisabetta, ti ricordi gli inizi del corso? Come sei arrivata da noi?
Dopo essermi diplomata al Liceo Artistico di Udine, sentivo l’esigenza di proseguire i miei studi nell’ambito della grafica pubblicitaria. Dopo varie ricerche ho scoperto che la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia offriva un corso di due anni➤ le cui materie erano tutte concentrate sulla grafica. Non vedevo l’ora di cominciare!

Veniamo al tuo lavoro in agenzia. Come hai iniziato?
Terminato il mio percorso formativo nel 2011, sono stata indirizzata dalla Scuola presso l’Agenzia AIPEM di Udine, per uno stage di due mesi. Dopo questa esperienza positiva ho iniziato la ricerca di un lavoro ma già in quel periodo le cose non andavano molto bene in Italia, così ho capito che forse era il caso di cercare altrove.
Un’esperienza all’estero poteva essere una buona occasione per aprire nuove porte al mio futuro, oltre che una nuova sfida personale, linguistica e culturale. Così ho presentato il mio portfolio al London College of Communication➤ per poter accedere al Master in Graphic Design. Ricordo ancora la gioia nel ricevere l’email di conferma della mia ammissione!
Devo dire che la preparazione ricevuta dalla Scuola di Venezia è stata fondamentale per l’ammissione e mi ha dato la possibilità di confrontarmi con compagni di corso provenienti dalle migliori scuole di design di tutto il mondo.

Come ti sei trovata, dopo la Scuola, nell’ambiente di lavoro?
Nel 2012 terminato il Master, ho deciso di prolungare la mia permanenza a Londra. All’inizio non è stato facile sopravvivere ai ritmi della capitale inglese: la città offriva tantissime opportunità, ma c’era anche molta competizione. La Scuola mi ha aiutata non solo a mettere insieme un buon portfolio, ma anche a sapermi presentare e farmi distinguere dagli altri con successo. In cinque anni ho lavorato in diverse agenzie, per clienti come Eurostar, Daily Mail, VisitBritain, Euronews, the Museum of London, Stagecoach e il Dubai Duty Free.

campign_award_blog

Parlaci della tua crescita professionale, e del tuo ruolo attuale.
Fin dalle prime esperienze come stagista ho capito che la mia aspirazione era quella di lavorare come libera professionista. Ho sempre sentito la necessità di sperimentare cose nuove, e avendo ricevuto una formazione a 360 gradi, avrei ritenuto monotono lavorare esclusivamente per uno specifico settore come l’editoria o il web design. Devo dire che ci sono stati momenti di sconforto nel mio percorso, ma sono felice delle scelte che ho fatto, perché posso svegliarmi ogni mattina consapevole di fare ciò per cui mi sono tanto impegnata. Ora lavoro dal mio home-office a Londra e come freelance creo loghi, brochure, presentazioni, packaging design e insomma, non mi annoio mai! Tra l’altro, una delle cose che amo di più del mio lavoro è il contatto diretto con i clienti, un aspetto di cui sentivo davvero la mancanza lavorando come dipendente.

studio_per_blog

A questo punto, quali consigli daresti a un giovane che vorrebbe seguire il tuo percorso?
Il mio consiglio? Forse ovvio, ma non scontato, è quello di dedicare tempo allo studio delle lingue estere. Perché limitarsi quando viviamo in un’era in cui non ci sono più confini alla comunicazione? Inoltre penso che in questo lavoro un’esperienza come freelance sia utile e costruttiva, in quanto forma il carattere e permette di capire quale sia la propria strada nel settore.


Elisabetta_CecuttiElisabetta Cecutti ha frequentato il corso Biennale di Grafica Pubblicitaria nel biennio 2009-2011.
Attualmente lavora come freelance a Londra. Nelle immagini, alcuni suoi progetti