“Nata il 4 di luglio”. Come si costruisce un’agenzia di pubblicità

17 / March / 2016

Intervista a Diego Illetterati, titolare di Aquattro -Agenzia di Comunicazione – Padova

Diego, come è stato il tuo ingresso nel mondo della comunicazione?
“Un caso. Io avrei voluto fare il giornalista, ma nei giornali all’inizio si guadagnava poco. E allora un amico mi chiese di dargli una mano per scrivere i testi di un catalogo. Così da una collaborazione all’altra mi ritrovai a fare il copywriter ed ebbi la fortuna di approdare in un’agenzia di pubblicità che investì molto su di me facendomi crescere professionalmente.”

Quali sono stati i motivi che ti hanno portato a costruire una nuova agenzia, partendo solo dalla tua esperienza?
“Motivi pratici: da un giorno all’altro l’agenzia per la quale lavoravo mi aveva messo alla porta ed io mi trovavo davanti a due possibilità: o mi cercavo un impiego in una nuova struttura o mi mettevo in proprio. A quasi cinquant’anni pensai che se non mi fossi messo in gioco subito, non l’avrei più fatto. Ho aperto il 4 luglio del 2012, io, una collaboratrice ed un solo cliente.
Oggi siamo in sei persone a tempo pieno e i clienti sono una decina: dai climatizzatori Fujitsu agli elettrodomestici Miele, dalla catena di centri ottici GreenVision a Comete Gioielli.”

Clienti importanti, grandi imprese. A questo proposito, come vedi il mercato della comunicazione in riferimento al cliente impresa?
“Oggi il mercato della comunicazione è completamente cambiato rispetto a solo dieci anni fa. Le imprese prediligono azioni tattiche a progetti strategici: tutto e subito è il motto imperante ed è difficile uscirne, pena uscire dal mercato.
Io sono un forte sostenitore del pensiero prima dell’azione, nel senso che credo che alla base di tutto ci debba essere un pensiero strategico e creativo che poi viene declinato nei diversi mezzi: ma farlo capire ai clienti è davvero difficile e spesso controproducente in termini di business.
Però fino a quando sarò alla guida di Aquattro➤ su questo non mollerò, come non mollerò su altri valori che per me sono fondamentali: la formazione e l’aggiornamento costante, l’affiancamento ai nuovi ingressi, la tutela ed il rispetto di chi lavora con me.”

Secondo te, quali possono essere gli sviluppi della comunicazione ed in particolare della pubblicità?
“L’integrazione, vera, non farlocca, tra il mondo digital e quello tradizionale. I progetti devono nascere già pensati per on-line e off-line. I nuovi creativi devono fare un passo indietro per abbandonare pregiudizi e convinzioni, per farne tre in avanti per avere una visione integrata d’insieme. Per quanto riguarda i media, penso ci saranno delle sorprese, nel senso che alcuni mezzi che si pensava dovessero chiudere, continueranno ad esistere ed anzi… penso per esempio alla televisione, alla radio, alle affissioni, ma anche ai quotidiani che probabilmente non saranno più cartacei, ma che vuol dire?”

Puoi dare tre consigli per un giovane che aspira a lavorare in comunicazione?
“Primo: considerare che questo non è un lavoro come un altro, che non comincia alle 9 di mattina e finisce alle 6 di sera. Uscito dall’agenzia devi andare al cinema, a teatro, a vedere una mostra. E prima di dormire, leggere un libro o una rivista.
Secondo: non avere fretta. La strada per diventare un comunicatore è lunga e complessa. Insisti, resisti, non mollare.
Terzo: sii ambizioso, ma non presuntuoso. Cerca di capire dove vuoi arrivare ed impegnati per raggiungere i tuoi obiettivi, con umiltà.”

Con questa intervista iniziamo una serie di contributi di responsabili di agenzie di pubblicità e di studi di design. I pareri di questi opinion leader contribuiranno delineare lo stato dell’arte della comunicazione in un contesto, quello attuale, segnato da profondi mutamenti, per affrontare i quali non basta adattarsi, ma occorre anche affidarsi alle certezze di una profonda esperienza. Quella posseduta dai nostri interlocutori.


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Diego Illetterati
Inizia a lavorare come giornalista per quotidiani e periodici locali e nazionali ed uffici stampa.
Nel 1990 entra all’agenzia Adas di Vicenza come copywriter e ne esce dieci anni dopo come direttore clienti.
Nel 2011 assume l’incarico di direttore marketing di Fila – Fabbrica Italiana Lucidi ed Affini – affiancando una attività di consulenza e formazione per aziende ed agenzie di pubblicità.
Nel 2009 torna in pubblicità, con la direzione della sede di Padova di Adverperformance che lascia nel 2012, dopo aver contribuito ai processi di integrazione che daranno vita all’attuale White, Red & Green ➤.
Nel 2012 dà vita ad Aquattro, con sede a Padova.