“Le sfide non finiscono mai”, parola di Michele Stara!

21 / April / 2016

Un ex allievo in carriera ci parla della sua esperienza e della mission di un UX Designer

Michele, sei diplomato ormai da otto anni. Come è stato il tuo percorso dopo la nostra Scuola?

Aver avuto l’opportunità di fare lo stage in E-Tree➤  subito dopo la scuola è stato fantastico. Con molti ex allievi della Scuola Internazionale di Grafica➤ come mentori, diversi clienti e sfide sempre diverse. La vera svolta è arrivata con l’opportunità di seguire un progetto a Londra. Mi sono innamorato della città e sono voluto rimanere.

E sei diventato esperto di User Experience Design. In poche parole, come puoi definire la “UX” e come la interpreti, nel tuo lavoro?
Permettere agli utenti di vivere un’esperienza piacevole che li faccia sentire “Supereroi”. Il compito di noi designer è quello di rendere la vita di tutti più semplice e priva di frustrazioni. Arte, psicologia, studio del comportamento… L’Experience Design è la formula magica per un mondo più a misura d’uomo.

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Nel tuo intervento hai sottolineato l’importanza del lavoro di gruppo. Quali skill sono necessarie, secondo te, per interagire correttamente in un team di lavoro?
Come si comunica con gli altri membri di un team è forse la sfida più difficile ed interessante. Il Designer non solo deve saper fare, ma anche saper comunicare cosa ha fatto a persone che possono avere esperienze, capacità e conoscenze del tutto diverse dalle proprie. Dobbiamo essere un po’ attori, un po’ psicologi, un po’ politici. Non esiste un altro lavoro dove così tante e variegate sono le skill che bisogna allenare. Ed è proprio questo il suo fascino.

Come ti trovi a Londra? Consiglieresti un’esperienza simile alla tua?
Londra può essere Paradiso come può essere Inferno. Una città multi etnica, frenetica, folle, stupenda e affascinante. Può rendere folli d’amore o portare alla disperazione. Ci sono moltissime opportunità, specialmente per un Designer, le richieste di lavoro sono molteplici ed è possibile passare velocemente da un lavoro all’altro senza paura. Dall’altro lato, trovare casa e affrontare il costo molto alto della vita possono scoraggiare i meno motivati. Consiglio a tutti gli ardimentosi di provare. È un’esperienza unica.

Per finire, tre consigli ad un giovane che voglia fare il graphic designer e, magari, il web designer.
Imparare a riconoscere i propri punti di forza e non esitare a metterli in luce. Riconoscere le proprie debolezze e migliorare continuamente. Essere curiosi ed imparare più cose possibili, non solo legate al Design, perché tutto serve a crescere come creativi.


MS-con-gattoMichele Stara. Già studente presso la Scuola Internazionale di Grafica (2006 – 2008), è tornato di recente a Venezia per tenere una lezione sull’User Experience design agli allievi del secondo anno. Ha lavorato inizialmente per E-tree come UI Designer, Flash Developer e infine UX Designer. Dopo aver seguito un progetto a Londra per due anni, ha deciso di rimanere nella metropoli dove è diventato UX Lead Designer per HSCIC➤  (Il dipartimento d’informazione di NHS, l’organo governativo per la sanità pubblica Inglese). Tra i suoi altri interessi: la scherma medioevale, il tiro con l’arco tradizionale, l’equitazione e il suo gatto Astro.