Quando la grafica ti cambia la vita

02 / February / 2016

Il debutto nel design e nella creatività di un’allieva di Grafica Pubblicitaria, Orsola Scarpa

Ho sempre saputo di voler lavorare in un ambito creativo, lo studio teorico fine a se stesso non è mai stato la mia passione. Quando sono approdata al Master di Grafica Pubblicitaria➤ provenivo da un liceo classico, non una mia scelta, e per quanto riguarda il design grafico, ero a zero.

Mi sono resa conto di quanto avessi da imparare già dalle prime lezioni. In realtà penso che non si smetta mai di imparare, ma in questo caso mi riferisco proprio alla mancanza delle basi e della sensibilità per determinate cose. Un esempio eccellente, per questo, riguarda i font: mi sembravano tutti uguali e pensavo ne esistessero in numero superfluo. Certo, distinguevo i graziati dai bastoni ma si trattava soltanto di semplice buonsenso.

Già dopo le prime settimane di corso e di progetti da realizzare, era cambiato molto. Dopo un anno è cambiato tutto. Ho iniziato a osservare e analizzare ogni cosa: locandine per strada, pubblicità, siti web, libri, riviste, pack di prodotti al supermercato, etc. Anche i font, che tanto mi confondevano all’inizio, stanno sempre di più acquistando un proprio valore e un’identità precisa.

Così, ho subito sentito la necessità di sistemare il mio curriculum in InDesign, sostituendo il font di default di Word con uno di mia scelta e componendo i contenuti secondo i buoni canoni della grafica editoriale. Niente di che certo, il mio curriculum, a fine biennio sarà un’altra cosa, ma mi risultava già improponibile l’idea di mandare in giro i miei dati in un formato così, “buttato là” senza criterio compositivo.

Mi ha fatto sorridere un commento che ha fatto mia mamma, di recente, mentre guardavamo insieme la tv dopo cena: “Dev’essere orribile per te guardare questo programma con la deformazione professionale che ormai hai. Anch’io che capisco poco di grafica, dopo un po’ che ascolto i tuoi commenti, mi rendo conto che non importa quanto interessante possa essere una trasmissione se gli elementi grafici scelti e l’allestimento sono così pessimi. Non si può trascurare la grafica”.
Mi chiedo quanto debba averla stressata con i miei commenti per farla arrivare a tanto…

Ma è proprio così, ora: ogni cosa si trasforma nella mia testa nel pensare a “come l’avrei fatta io”, semplicemente per una sfida personale, per mantenere la mente allenata, per mettere in dubbio e cercare di migliorare ogni cosa, soprattutto me stessa.


Orsola Scarpa
Orsola Scarpa sta frequentando il secondo anno del Master di Grafica Pubblicitaria➤. In questo post desidera condividere le prime impressioni del suo ingresso nel mondo del design, dopo aver frequentato la prima parte del biennio. L’immagine è un suo lavoro di elaborazione in grafica digitale.